I problemi della razza
A nostro avviso è necessario che ai candidati proprietari dei cuccioli, prima di assumere la loro decisione, siano prospettati anzitutto gli aspetti negativi, i possibili dolori, prima ancora che le gioie. Questo magari allontana qualche potenziale cliente, ma ci mette in condizione di sapere che la scelta di chi rimane è pienamente consapevole e convinta. La principale negatività è legata all’aspettativa di vita del cane. Purtroppo le statistiche ci dicono che la vita media di un Irish wolfhound è di poco superiore ai 7 anni e che le principali cause di morte, prima di tutto l’osteosarcoma e la cardiomiopatia dilatativa, sono difficilmente dominabili dall’allevatore in ambito di selezione, essendo patologie subdole, che si manifestano normalmente in cani di età adulta, dopo quindi che questi sono stati messi in riproduzione. Spesso quindi non sono sufficienti gli sforzi per monitorare periodicamente i cani, né l’utilizzo di stalloni e fattrici che abbiano progenitori longevi. Il proprietario deve inoltre sapere che durante il primo anno di vita il suo cucciolo moltiplicherà quasi per cento volte il peso alla nascita. Questa crescita tumultuosa dovrà essere seguita, fornendo al cucciolo cibo di qualità ed in quantità adeguate e non eccedendo nell’esercizio della sua attività fisica. Questo consentirà che la muscolatura si rafforzi a sufficienza rispetto alla pesante struttura ossea e che cartilagini e tendini non siano gravati da peso o da sforzi eccessivi. Il controllo delle curve di accrescimento del cucciolo è un’ottima soluzione al problema e può essere attuata in collaborazione con l’allevatore.
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